Monday, October 30, 2006


ventimarzo
....la strada descrive una leggera curva a destra,in salita.E' sera e sto andando all'appuntamento.Le luci ai lati della strada bagnata proiettano un'atmosfera arancione macchiata di nero, come in un futuro prossimo abitato da masse indifferenti,replicanti e bounty-killers.La musica esce piano dalla radio a FM.Tutto scorre normale.L'aria è umida e profumata di primavera incombente.Ancora una curva e sulle note di "Bussando alle porte del Paradiso" entra nell'abitacolo della macchina la voce di Bob Dylan.E' il segnale,ora non sono più solo,accanto a me sento la sua presenza,è tranquillo,mi guarda con la sua espressione dolce e un pò furba.Mi sorride con ironia,non è cambiato affatto.I suoi occhi ridono sempre come quelli di Paul Newman.Mi dice piano"è sempre un piacere guidare co te".Dentro di me trovo un poco di pace.Continuiamo a guidare insieme giù per la discesa.La strada è dolce e vorrei che non finisse mai.Vorrei andare fino all'origine del tempo e incontrare l'inizio.Perchè mi chiedevi...perchè..perchè.Siamo arrivati,il cancello è chiuso ma una modesta pressione lo fa aprire di quel anto che basta.Salutiamo le amiche di questi anni maledetti.Antonella..Rita..Barbara.E anche Margherita che ride sotto le pieghe della pelle e ci compatisce tutti,lei che ha visto per 93 volte i rami fioriti degli alberi e le rondini tornare...Lei saggia e indulgente sospira delle pene degli umani..Ecco il babbo.E come sempre felice(lui direbbe contento,non si deve esagerare)gli porterò la sabbia di Sidi Barrani,l'ho promesso,là dove i veri uomini non hanno mollato e nel raconto mi hanno detto"No,di qua gli Inglesi non sono passati..più in su.."E ora qui.Dove tutto finisce e tutto incomincia da capo.Qui dove qualcuno ci avverte"Non piangere più..e vidi un uomo ritto..immolato come un agnello"...

marzo2005

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